Allestimenti suggestivi, testimonianze di ragazzi e... (Leggi tutto)
Qualcuno l’ha definita una vera e propria epidemia, eppure pochi ne parlano. Sono le malattie croniche non trasmissibili (MCNT), responsabili nel nostro Paese di oltre il 90% dei decessi (fonte: Istituto Superiore di Sanità).
Si tratta delle malattie cardiovascolari, dei tumori, delle patologie neurologiche, respiratorie croniche e del diabete. Con il progressivo aumento della speranza di vita, queste pesano ancora di più sulla qualità della vita delle persone con più di 65 anni, oltre che sulle politiche sanitarie e, di conseguenza, sui costi sociali. La speranza di vita “libera da disabilità” si attesta infatti sui 65 anni, per entrambi i sessi: se è vero che si vive più a lungo, non è altrettanto vero che viviamo una vecchiaia più serena e sana.
Dati destinati a peggiorare per diverse ragioni: tendenza all’aumento dell’inattività fisica, aumento epidemico di sovrappeso e obesità, aumento dell’aspettativa di vita con il quale cresce parallelamente la probabilità di sviluppare tumori, malattie cardiovascolari o forme di demenza...
È a queste sfide che cerca di rispondere il progetto “SMART&Touch-ID”: un HUB per la creazione di sistemi riabilitativi innovativi-SMART, connessi a bisogni e territorio-Touch, individualizzati-ID e sostenibili, di cui è capofila l'IRCCS "Don Gnocchi" di Milano, tra le eccellenze premiate e finanziate nell'ambito del bando di Regione Lombardia “Call Hub Ricerca e Innovazione” e che verrà presentato lunedì 20 luglio in occasione dell'evento live "Call Hub: idee che innovano”.
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Si tratta di progetti che coprono diversi ecosistemi, tutti di grande impatto sulla qualità di vita dei cittadini: Salute e life science, Sostenibilità, Manifattura avanzata, Smart Mobility, Connettività e informazione, Nutrizione, Cultura e conoscenza. Regione Lombardia li sosterrà con 114,5 milioni di euro e lunedì li presenterà insieme con gli attori dell’ecosistema dell’innovazione.
«Il progetto della Fondazione - spiega la responsabile scientifica Francesca Baglio (nel video qui sotto), medico neurologo dell’IRCCS milanese della Fondazione Don Gnocchi - prevede la creazione di nuovi modelli di care orientati al benessere e di reti di continuità di cura, che porteranno non solo a rispondere ai bisogni del cittadino ma anche a creare sinergie virtuose tra cittadini, specialisti, medici, pubbliche amministrazioni e comparto industriale nella definizione circolare positiva di bisogni, requisiti funzionali, tecnologie abilitanti e sostenibilità».
L’utilizzo delle tecnologie smart è finalizzato a integrare la cura del paziente-cittadino nel suo contesto di vita e nel territorio in cui vive. Le tecnologie innovative saranno, quindi, al servizio del bisogno sociale in una presa in carico continuativa del paziente-cittadino, per potenziarne il benessere e la salute mentale.
Il progetto coinvolge aziende (ETT solution spa, Astir srl, OpenLab) ed enti di ricerca quali l'IRCCS Fatebenefratelli di Brescia, l'Università Carlo Cattaneo–LIUC di Castellanza (VA) e l'Università degli Studi Milano–Bicocca.
«La direzione da seguire – spiega ancora Francesca Baglio – è quella della continuità assistenziale, con l’implementazione di tecnologie sostenibili e accessibili e soprattutto con approcci personalizzati, specifici per patologia ed individualizzati sulle caratteristiche proprie della persona in cura».
Scopo finale sarà quello di far diventare normali protocolli di cura approcci e metodiche oggi solo testati su piccoli campioni, o ancora oggetto di ricerca: una ricerca che ancora una volta non diventa solo pratica clinica, ma le cui applicazioni entrano direttamente nelle case dei pazienti.
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