Nomi noti e persone sconosciute. Racconti solenni ed... (Leggi tutto)
Trent'anni dopo la morte di don Gnocchi, l’allora arcivescovo di Milano, cardinale Carlo Maria Martini, avvia il Processo di Beatificazione, istruendo la fase diocesana. Padre Paolino Beltrame Quattrocchi viene nominato postulatore della Causa.
"Cari amici di don Gnocchi - sono le parole del cardinale Martini il 27 febbraio 1987 nel Duomo di Milano - noi ci domandiamo se don Carlo abbia esaurito il suo servizio sacerdotale alla Chiesa ambrosiana chiudendo gli occhi all’esistenza terrena, oppure se egli lo continui in una forma che non sia solo quella dell’efficacia della sua opera, della nostalgia della sua persona, ma in una missione permanente per la Chiesa di Dio. In altri termini: la santità proclamata è la missione che il Signore vuole per don Carlo Gnocchi? È forse la missione che gli ha affidato, oltre a ciò che noi ricordiamo, con tanta gratitudine, della sua vita? Dio vuole che il servizio sacerdotale di don Carlo per la Chiesa di Milano e per la Chiesa universale continui anche attraverso la canonizzazione? Dalla nostra domanda prende avvio la ricerca, il vaglio lungo e severo dei documenti, delle testimonianze, la necessaria analisi che dobbiamo compiere perché la Chiesa possa esprimere il suo parere".
La Causa dispone di un unico Processo sulla vita, virtù e fama di santità, celebrato nell’Arcidiocesi di Milano dal 6 maggio 1987 al 23 febbraio 1991, nell'arco di 199 sessioni per la deposizione di 178 testi e la raccolta di una copiosa documentazione. Tale materiale istruttorio, distribuito nei quindici volumi della copia pubblica (per un totale di 4.321 pagine) è stato presentato alla Congregazione vaticana per le Cause dei Santi, allo scopo di verificare la validità procedurale del Processo. Con il decreto sulla validità, rilasciato il 29 ottobre 1993 dalla Congregazione, prende avvio lo studio per la preparazione della Positio: fratel Leone Luigi Morelli, postulatore generale dei Fratelli delle Scuole Cristiane, subentra a padre Beltrame Quattrocchi.
La Positio è il volume che raccoglie tutte le testimonianze e tutti i documenti contenuti nella copia pubblica e si divide in due parti: il Summarium, che riporta tutti gli interrogatori e le testimonianze, e la Informatio, che mette in risalto come il candidato alla santità abbia osservato in grado eroico le virtù teologali, cardinali e le altre virtù, sia verso Dio che verso il prossimo.
La Positio è stata attentamente esaminata e discussa, secondo le norme, per valutare se il Servo di Dio abbia esercitato in vita le virtù in modo eroico. Il 22 ottobre 2002 è arrivato il giudizio positivo del Congresso Speciale dei Consultori Teologi e il 3 dicembre dello stesso anno quello della Sessione Ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi. Solo dopo questi pareri, la Congregazione per le Cause dei Santi ha preparato il decreto sull'eroicità delle virtù, che è stato letto dinnanzi al Papa. Con la lettura di tale decreto, il 20 dicembre 2002 al Servo di Dio è stato dato il titolo di Venerabile.
"Certamente don Carlo Gnocchi compì con totale fedeltà la sua missione sacerdotale ed esercitò le virtù cristiane con diligenza, con generosità, con perseveranza, diffondendo intorno a sé la luce e la carità di Cristo- si legge nel decreto formato dal cardinale Josè Saraiva Martins, allora prefetto della Congregazione vaticana per le cause dei Santi - La sua fede fu eccezionale e su di essa si fondò la sua speranza incrollabile in Dio, nella divina provvidenza, nella vita eterna e nel futuro stesso della storia dell’uomo. L’amore per i suoi giovani, per i piccoli mutilatini, per tutti i bisognosi nel corpo e nello spirito, lo spingeva ancora più intensamente sui sentieri dell’orazione e della contemplazione, cui attendeva con vigile fedeltà nel vortice delle sue attività. Praticò in modo esemplare le virtù della prudenza, della giustizia, della fortezza, della temperanza. Servì Dio, la Chiesa e i bisognosi con gioia semplice e discreta, ma anche straordinariamente contagiosa. Sapeva incoraggiare e consigliare; ascoltare e comprendere con finezza di tratto. Coltivò la purezza evangelica e la castità sacerdotale in modo così cristallino, che raccolse l’ammirazione di tutti coloro che vissero con lui. Per dirla in breve, don Carlo fu veramente testimone di quel Vangelo, di cui era stato fatto maestro e dispensatore".
Nel 2003, alla morte di fratel Morelli, fratel Rodolfo Cosimo Meoli viene nominato nuovo postulatore della Causa. Per la beatificazione, la Chiesa richiede una Grazia che, attraverso un rigoroso processo, deve essere riconosciuta miracolosa.
Dal 22 ottobre al 19 dicembre 2004,nell’Arcidiocesi di Milano, si è svolta la sessione straordinaria del Processo di beatificazione di don Gnocchi per l’analisi di un presunto evento miracoloso: l’inchiesta si è articolata in 33 sessioni, durante le quali sono stati ascoltati 25 testimoni. L’intera documentazione raccolta è stata inviata nuovamente alla Congregazione vaticana per le Cause dei Santi, che con decreto del 6 maggio 2005 ne ha riconosciuto la validità.
Il 5 luglio 2007 la Consulta Medica, chiamata all’esame dell’episodio, ha dichiarato “inspiegabile la sopravvivenza dell’infortunato in rapporto all’estrema gravità della folgorazione subita, che avrebbe dovuto comportare la morte dello stesso”. Successivamente, il 4 novembre 2008, nel “Congresso teologico super miro” riguardante il Venerabile don Gnocchi, i sette Consultori (all’unanimità) hanno dato parere positivo. Infine, il Collegio cardinalizio, riunitosi il 13 gennaio 2009 in Vaticano, ha riconosciuto che il miracolo in discussione è da attribuire all’intercessione di don Carlo. Il Santo Padre, Benedetto XVI, il 17 gennaio 2009, ha autorizzato il prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, monsignor Angelo Amato, alla pubblicazione del relativo decreto, stabilendo di fatto la beatificazione di don Gnocchi.
Il solenne rito di Beatificazione è stato celebrato a Milano domenica 25 ottobre, anniversario della nascita di don Carlo.
Un altro miracolo viene ora chiesto per la Canonizzazione.
Nel febbraio del 2019 il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha nominato monsignor Ennio Apeciti nuovo postulatore della Causa di Canonizzazione di don Carlo Gnocchi.