La lettura ad alta voce per il bambino stimola e favorisce l’apprendimento e le capacità cognitive, rafforza la memoria e aumenta il livello di attenzione. La lettura ad alta voce interviene a livello educativo, riabilitativo e terapeutico, in una varietà di condizioni patologiche e parafisiologiche. Rappresenta un stimolo prezioso per lo sviluppo del bambino, ne favorisce il benessere, la crescita, le relazioni ed è inclusa a pieno titolo tra le strategie per promuovere la salute e l’inclusione sociale.
La lettura ad alta voce è importante nel bambino già durante la fase prenatale e nei primi giorni di vita e ha un effetto più marcato quando la voce narrante è quella dei genitori e della madre in particolare. Nelle prime fasi dello sviluppo, il linguaggio a cui il bambino è esposto deve essere “biologicamente valido”, ossia connotato da tutte quelle componenti affettive che solo la voce di un genitore può contenere.
Il problema della deprivazione linguistica è particolarmente grave in bambini che soffrono di disordini dello sviluppo: patologie neuromotorie, disturbi dello spettro autistico, disturbi dell’intelligenza. Un bambino che ha difficoltà a comunicare disorienta i genitori e mette in crisi la relazione. Le famiglie provano disagio, stress, si sentono inadeguate e questo peggiora la qualità delle interazioni comunicative e linguistiche tra genitore e bambino. La lettura ad alta voce offre invece una modalità che, oltre ad arricchire l’esposizione linguistica, aiuta i genitori a sintonizzarsi con il bambino e a gestire il disagio.
I laboratori di lettura ad alta voce sono articolati in diverse fasi e vanno dall’accurata ricerca bibliografica di libri adatti alle diverse fasce di età, alla sensibilizzazione dei genitori, alle letture guidate svolte da operatori esperti opportunamente formati.