Il progetto - attivato al Centro S. Maria ai Colli -... (Leggi tutto)
Finale con il botto per il progetto Basketball FILing GOOD sviluppato dalla Fondazione Don Gnocchi - con la preziosa collaborazione della società A|X Armani Exchange Olimpia Milano - allo scopo di migliorare le abilità di pianificazione motoria e gli aspetti motivazionali e relazionali dei bambini con Funzionamento Intellettivo Limite (FIL). Grazie alla collaborazione di Olimpia Milano, che ha messo a disposizione un team di coach del settore giovanile, i bambini hanno partecipato a un corso di basket, conclusosi nelle scorse settimane, in cui hanno potuto sperimentare l’importanza della dimensione del gruppo per il raggiungimento dei propri obiettivi.
Il gruppo, composto da 22 bambini con Funzionamento Intellettivo Limite (FIL) e di età compresa fra i 5 e i 10 anni, ha partecipato a un programma riabilitativo intensivo, che li ha aiutati a superare le loro difficoltà nei vari ambiti dello sviluppo: aspetti cognitivi che limitano il loro apprendimento in ambito scolastico, aspetti emotivo-relazionali per i quali i bambini hanno spesso difficoltà nel creare relazioni sociali e aspetti motori che li limitano non solo nelle attività di movimento, ma nella pianificazione e nell’inibizione dell’impulsività.
Michele e Marilisa, gli allenatori dell’Olimpia, si sono confrontati con questo gruppo di bambini e hanno saputo individuare le attività e le strategie in grado di coinvolgerli. La Fondazione Don Gnocchi ha messo a disposizione - all'interno del Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano -, una palestra dove poter conoscere e sperimentare l'insegnamento e lo sviluppo intellettivo attraverso il basket.
Da ultimo, i bambini hanno potuto assistere come ospiti il 28 aprile scorso, al Forum di Assago, alla partita di serie A dell’Olimpia Milano, dove sono stati presentati al pubblico e hanno accompagnato i giocatori nell'ingresso sul parquet di gioco (nelle foto).
«Da molti anni – sottolinea la dottoressa Valeria Blasi, neurologa della Fondazione Don Gnocchi e responsabile del progetto FILing GOOD, finanziato dal Fondo di beneficenza Intesa Sanpaolo - ci occupiamo di bambini con funzionamento intellettivo limite e abbiamo sviluppato una serie di percorsi terapeutici per aiutarli a superare le loro difficoltà. Questi percorsi riguardano attività specialistiche per imparare a scrivere, leggere, ragionare, per capire meglio le proprie emozioni e come relazionarsi con gli altri e per migliorare le abilità motorie. Si tratta di attività fondamentali, perché i bambini con Fil vengono considerati pigri, svogliati e inadatti nel contesto scolastico».
Gli aspetti sopra evidenziati influiscono sulla percezione che i bambini hanno di sè, convinti di valere poco perché sempre indietro rispetto ai compagni: «Noi – aggiunge la dottoressa Blasi - cerchiamo di trovare soluzioni e strategie affinché migliorino le loro abilità, ma anche perchè imparino a cogliere tutte le loro aree di competenza e le loro potenzialità. Abbiamo chiesto all’Olimpia di aiutarci proprio perché crediamo che il gioco del basket abbia tanti aspetti che lo rendono utilissimo per la realizzazione dei nostri obiettivi. È un gioco complesso, che richiede abilità di coordinazione motoria, di pianificazione, ma anche di inibizione di azioni impulsive. È uno sport di squadra, che quindi valorizza il ruolo di ciascun componente con le proprie caratteristiche. Rappresenta infine un gioco bello, e nulla come la bellezza è in grado di motivare le persone».
Dopo questa esperienza, i commenti dei bambini coinvolti la dicono lunga sui risultati nel frattempo raggiunti: «Ho imparato che giocare con gli amici ed è importante. Michele e Marilisa sono alti! Non sapevo fare canestro, ma Marilisa mi ha aiutato tanto!» (Nirmin). «Ci è piaciuto giocare e vivere questa esperienza» (Francesco ed Elisa). «Mi è piaciuto tanto imparare a giocare a pallacanestro, è stato divertente» (Victoria). «Non credevo di essere cosi bravo» (Michael).
«Abbiamo visto dei professionisti inventare giochi ed attività che hanno stimolato i nostri bambini per far si che si mettessero in gioco tutti, che provassero sempre e comunque senza mai arrendersi alle difficoltà - è il commento della dottoressa Michela Zanette, neuropsichiatra Infantile della Fondazione Don Gnocchi, responsabile della programmazione riabilitativa del progetto FILing Good -. Un gioco bello come il basket è davvero in grado di mettere in moto i nostri bambini: li abbiamo visti motivati, felici, coinvolti. Abbiamo avuto conferma, attraverso l’esperienza vissuta con Olimpia, che lo sport può rappresentare una parte importante e utile nella “ricerca” che, per dirla con le parole di don Gnocchi, necessita di “metodi più validi per recuperare ed elevare la vita”».
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