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IERI. La struttura fino al 2003 faceva parte dell’Opera della “Piccola Casa della Divina Provvidenza”, più famosa come il Cottolengo; era denominata originariamente “Madre Nasi” ed era stata inaugurata nel 1972 come Istituto medico-psico-pedagogico”. Nel 2003 la svolta, suggellata dall’ingresso della struttura nella Fondazione Don Gnocchi e la nuova intitolazione di “S. Maria della Provvidenza”. Da allora, il Centro ha proseguito l’attività di cura e assistenza a favore dei più svantaggiati, ma ha altresì attivato nuovi ambiti di intervento, con una ristrutturazione delle strutture durata fino al 2009.
OGGI. Il Centro si articola in tre grandi reparti:
- una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA per l’area disabilità ad alto livello assistenziale) per l’accoglienza, assistenza e riabilitazione di persone non autosufficienti, affette da disturbi psichici e con presenza di gravi patologie invalidanti;
- un reparto di riabilitazione estensiva neuromotoria ad alto livello assistenziale con posti letto in regime di degenza residenziale, semiresidenziale o Day Hospital e ambulatoriale, dotato altresì di sistemi tecnologici e robotici e un servizio di Neuropsicomotricità e Logopedia dell’età evolutiva a carattere ambulatoriale;
- una struttura per la riabilitazione neuromotoria sia a carattere estensivo che di mantenimento con posti letto in regime di degenza residenziale a cui è associato un servizio domiciliare.
Presso la struttura viene altresì promossa un’intensa attività di ricerca scientifica.