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IERI. E’ il 1989, quando la Diocesi di Ancona-Osimo affida la gestione del Centro "Bignamini" alla Fondazione Don Gnocchi, per rispondere agli stimoli di sviluppo provenienti dal territorio e valorizzare le potenzialità espresse dalla struttura. Negli anni, la struttura ha ampliato il proprio campo di azione sia nell'ambito della cura e riabilitazione delle patologie dell’età evolutiva (che è stato sin dall’inizio il carattere distintivo dell’attività) che in quello dell’adulto, grazie anche all’acquisizione di nuove strutture territoriali e all’apertura di ulteriori unità residenziali. Importante è l’attività svolta sul territorio marchigiano, con sette presidi ambulatori e un servizio riabilitativo domiciliare.
OGGI. Presso la struttura operano un’Unità di Riabilitazione Intensiva, che fornisce trattamenti integrati per disabilità gravi conseguenti a lesioni cerebrali, soprattutto vascolari, e patologie ortopediche post-acute comportanti, di norma, non autosufficienza e un’Unità residenziale di Riabilitazione Estensiva per pazienti che presentano disabilità neurologiche e psicosensoriali, in età adulta o evolutiva. A questi si affianca un’Unità Speciale per Disabilità Gravi in Età Evolutiva per minori con gravi cerebrolesi e il reparto di Semidegenza extraospedaliera destinato ad accogliere bambini in età scolare (scuola dell’infanzia e scuola primaria) e adulti di età post scolare. Completano i servizi della struttura il SIVA e le attività svolte a livello ambulatoriale e domiciliare.